La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è caratterizzata da iperandrogenismo e disfunzione ovarica.
Secondo la Consensus dell’European Society of Human Reproduction and Embriology [ESHRE]/American Society of Reproductive Medicine [ASRM]) la diagnosi nell’ adulto viene posta in presenza di almeno 2 tra i seguenti criteri di Rotterdam:
- oligo-ovulazione e/o anovulazione
- segni clinici e/o biochimici di iperandrogenismo (irsutismo, acne ecc)
- ovaio policistico ecograficamente visibile, ed escludendo altre eziologie (iperplasia surrenalica congenita, tumori secernenti androgeni, sindrome/malattia di Cushing, sindrome da insulino-resistenza severa).
Si raccomanda che nelle adolescenti non vada formulata una diagnosi definitiva di PCOS, ma vengano individuate e trattate le singole componenti della sindrome.
Sia per le adolescenti che per le donne adulte è necessario un inquadramento clinico, ecografico e laboratoristico ed il più delle volte la collaborazione fra diverse figure specialistiche quali il ginecologo, l’endocrinologo ed il dietologo/nutrizionista è l ‘approccio ottimale per affrontare questa patologia.